Il comparto del vino traina tutto il settore agroalimentare del “bel paese”, collocandolo ai primi posti in Europa nell’esportazione, con il Chianti e gli spumanti che giocano un ruolo predominante nel marketing del vino italiano.

Con oltre 45 milioni di ettolitri prodotti, l’Italia conserva il primato internazionale nella produzione di vino. Questo risultato, consolidatosi ormai negli ultimi anni, è il frutto un certosino lavoro di marketing compiuto da aziende e produttori italiani del vino, dove a spiccare sono indubbiamente quelli legati al territorio toscano.

Le strategie vincenti del vino toscano traiano anche gli spumanti italiani

Il Chianti è il vino più noto in tutto il mondo e all’estero viene utilizzato anche per designare genericamente il vino italiano. Un errore che però spiega molto bene il prezioso lavoro compiuto negli ultimi venticinque anni dai produttori di Chianti che attraverso il marketing nella commercializzazione del vino hanno scavalcato i prestigiosi marchi  francesi.

Le strategie di marketing utilizzate per il vino toscano vengono riprese da qualche anno anche dai produttori dello Spumante che, non a caso, sta cominciando ad imporsi anch’esso con progressioni sempre più convincenti sia come volume totale di esportazioni (+9%) sia come valore (+14%).

Gli indici delle esportazioni globali restano positivi e continuano ad incrementare anno dopo anno, superando già nel 2017 il tetto dei 6 miliardi di euro: il solo mercato di esportazione del vino rappresenta il 15% dell’intero export del comparto agroalimentare italiano.

Una struttura produttiva varia e ricca di eccellenze

Nelle esportazioni l’Italia è seconda soltanto alla Francia (come flussi di valore) e alla Spagna (come volume di esportazione), mantenendo la leadership in mercati strategici come quello americano, quello inglese e quello russo.

Il marketing del vino italiano sta registrando inoltre un costante aumento nei mercati orientali, mercati dove sono presenti ottimi margini di investimento, raggiungendo il quinto posto in quello cinese ed il terzo in quello giapponese.

Il segreto di questi risultati è indubbiamente da inscriversi nella capacità di veicolare anche fuori dal territorio nazionale un brand che sempre più viene riconosciuto come indicazione di una qualità superiore, con un marketing che oltre a veicolare le produzioni di eccellenza dei vini toscani riesce anche a valorizzare l’immenso patrimonio vinicolo italiano.

Con 310 mila aziende agricole e 46 mila aziende vinificatrici, il comparto del vino italiano rappresenta una miniera di eccellenze con oltre 120 marchi IGP presenti su tutto il territorio.